"Se sai soffrire... poi la ruota gira". Altra rimonta, altra vittoria in un Olimpico ...
"Se sai soffrire... poi la ruota gira". Altra rimonta, altra vittoria in un Olimpico impazzito di gioia per una Roma semplicemente fantastica. Le parole di mister Ranieri fotografano appieno lo spirito di questa squadra, che si è presa il primo atto degli ottavi di Europa League contro l'Atletico Bilbao mostrando cuore e carattere.
Il 2-1 maturato ieri sera nella Capitale sicuramente non chiude il discorso qualificazione, ma già ci dà una piacevole certezza: la Roma volerà in Spagna consapevole di avere due risultati su tre per staccare il pass per i quarti. Con una sconfitta di misura, invece, il verdetto sarebbe affidato ai supplementari.
Venendo nel dettaglio alle vicende di campo, la gara di andata tra Roma e At.Bilbao è stata una bella battaglia, anche se caratterizzata da imprecisioni da ambo le parti. La tensione ha pesato soprattutto nel primo tempo, prevalentemente comandato dagli iberici ma chiusosi a reti inviolate. Uno dei pochi lampi giallorossi, la traversa colpita da Paulo Dybala.
Nella ripresa, invece, il match ha vissuto di emozionanti fiammate, coi baschi a passare in vantaggio e i giallorossi a riprenderla quasi immediatamente grazie all'ennesimo gol di Angelino. Poi il forcing romanista e l'incredibile finale, con Shomurodov (entrato in campo al posto di Dovbyk) ancora decisivo: è il 94', il pareggio sembra ormai scontato, ma lui fa 2-1 con una bellissima girata, dopo aver causato un'espulsione tra gli avversari qualche minuto prima.
Eldor MVP, per quanto mi riguarda. Positive anche le prestazioni di Celik, autore dell'assist per Angelino, dello stesso José, di Baldanzi, di Mancini e del solito Saelemaekers, subentrato all'ora di gioco e determinante in occasione del gol vittoria.
Insomma, amici, è stata un'altra serata estremamente felice per la Roma e i suoi tifosi. Ora c'è l'Empoli in campionato e poi la partita di ritorno a Bilbao. Inutile sottolineare che entrambe avranno un peso specifico enorme: se finora abbiamo parlato di rinascita, fare bene significherebbe poter parlare di vera e propria consacrazione. Sognare si può. Io ci credo e come sempre sono fiducioso.
Daje Roma!