Cuore Roma, tre punti importantissimi per classifica e morale

Due punti di distanza dalla zona Champions, quattro dal Napoli capolista: la vittoria dell'Olimpico ...


Due punti di distanza dalla zona Champions, quattro dal Napoli capolista: la vittoria dell'Olimpico per 2-1 contro il Venezia non è stata una vittoria bella, anzi, ma sicuramente è stata una vittoria importantissima per la classifica e per il morale. La Roma, pur essendo ancora una squadra "work in progress", è tornata tra le protagoniste del campionato italiano.

Non è stata una bella vittoria, dicevamo. Perché per circa 70 minuti la Roma ha giocato a sprazzi, ha faticato, ha incassato, soprattutto a centrocampo, dove mi sarei aspettato qualcosa in più da parecchi giocatori. Facciamo da tutti. Da Koné a Pellegrini, da Cristante a Soulé, passando per gli esterni: poca qualità, troppo poca; tanta confusione.

Ma la Roma scesa in campo ieri è stata anche tanto cuore. Perché, poi, dopo aver sottolineato la prestazione opaca generale, non si può non applaudire i ragazzi per come l'hanno ribaltata nell'ultimo quarto d'ora. Per l'intensità che ci hanno messo, per la volontà, per la reazione a qualche fischio che non condivido ma che ci poteva stare.

E a questo punto, va dato merito anche a Juric di aver cambiato la partita con le sostituzioni. Prima Baldanzi e Pisilli, poi Paredes: la Roma ha accelerato mano mano, ha preso fiducia, fino a dar vita ad un vero e proprio arrembaggio, affidandosi alla qualità e alla voglia di emergere di Tommaso e Niccolò. Questi due giovanissimi italiani hanno dimostrato di poter essere i leader tecnici della squadra, in alternativa a Dybala. Meritano più spazio e di certo sono sulla strada giusta per ottenerlo. Bene anche Dovbyk, il quale, pur trascorrendo un pomeriggio difficile, ha tenuto in costante apprensione la difesa avversaria facendo tanti movimenti.

Per il resto, amici, che dire? Adesso mi aspetto una vittoria in Europa League contro l'Elfsborg per dare continuità ai risultati positivi. Poi affronteremo il Monza prima della sosta per le nazionali, ed anche in questo caso sarà di cruciale importanza tornare nella Capitale con un bel bottino. Ma la sosta sarà altrettanto importante, perché servirà a mettere appunto diversi aspetti che, giocando ogni tre giorni, finora non sono stati sistemati. Come sempre, io sono fiducioso.

Daje Roma!

Amantino Mancini