Il pareggio con il Servette e tutte le conseguenze sul percorso in Europa League ...
Il pareggio con il Servette e tutte le conseguenze sul percorso in Europa League ci avevano lasciati con l'amaro in bocca. E, personalmente, mi ero preso la "responsabilità" di chiedere una reazione immediata alla squadra, apparsa in Belgio inspiegabilmente molle e appagata.
Ebbene, la Roma ha reagito togliendo ogni dubbio creatosi attorno alla sua identità battagliera, tornata prepotente a Sassuolo, dove nel finale i ragazzi hanno ottenuto i tre punti lottando con le unghie e con i denti. Merito di tutti, anche di coloro che hanno giocato al di sotto delle proprie potenzialità. Una menzione speciale, però, va fatta a due calciatori: Dybala, di nuovo in formato deluxe e autore di un gol e un assist; Kristensen, che si è procurato il rigore e ha siglato la rete del definitivo 2-1. Il danese è stato il vero Jolly della giornata giallorossa, tirato dentro dal solito Mourinho, che in quanto a lettura delle partite ha dimostrato - per l'ennesima volta - di non avere rivali.
Nel 2-1 del Mapei Stadium c'è tanto anche del tecnico portoghese. Già, e ai suoi detrattori vorrei far notare una cosa: la Roma è la squadra che ha segnato più gol nel quarto d'ora finale (13) ed è terza nella graduatoria di coloro che hanno recuperato più punti da situazioni di svantaggio (meglio solo Lecce e Sassuolo). A parlare dopo sono bravi tutti, a fare i fatti durante sono capaci in pochi: Mou è uno di questi ultimi.
Insomma, archiviata una partenza altalenante, oggi la Roma è al quarto posto e trasmette la sensazione di poter recitare un ruolo da protagonista fino alla fine della stagione. Conferme o smentite a riguardo ce le daranno le prossime quattro gare con Fiorentina, Bologna, Napoli e Juventus. L'imperativo è alzare l'asticella per chiudere l'anno in una nuova dimensione. Io ci credo, e voi?
Daje Roma!