Il Derby della Capitale tra Roma e Lazio si è concluso con uno scialbo ...
Il Derby della Capitale tra Roma e Lazio si è concluso con uno scialbo pareggio, generando la delusione di coloro che si aspettavano un match aperto e spettacolare. Diciamo che un po’ tutti speravamo di vedere qualcosa in più dalle due squadre. Ma chi ha vissuto il Derby in prima persona sa bene che non è mai una partita semplice, per ragioni legate al cuore e, soprattutto, all’alta tensione che si respira durante la settimana. Tanto che a volte, anche un modesto 0-0 può assumere i tratti di un bottino soddisfacente, per entrambe le parti in causa.
A noi interessa la Roma, e possiamo dire che gli aspetti positivi non mancano. La mezz’ora iniziale, ad esempio, condotta con grande aggressività ed intraprendenza, propensioni venute meno nel momento in cui Mourinho si è trovato con entrambi i braccetti di difesa ammoniti. I gialli ricevuti da Mancini e Ndicka, infatti, hanno costretto i giallorossi a riaggredire e risalire con minore frequenza, evitando di lasciare i due difensori agli uno contro uno con Pedro e Anderson.
Un’altra nota lieta è stata proprio la prestazione della retroguardia che, se escludiamo la parentesi di Europa League contro lo Slavia Praga, già da qualche partita era tornata ai livelli di rendimento della passata stagione. Come avevo previsto che sarebbe avvenuto a inizio campionato, peraltro, quando di gol ne prendeva tanti poiché gli equilibri erano ‘intaccati’ da un processo ri-assetto tattico non di poco conto. Adesso quel processo è finito, e la solidità rappresenta nuovamente una delle principali caratteristiche della squadra.
L’unico aspetto negativo della serata di ieri è forse quello che meno avremmo potuto prevedere alla vigilia. Ovvero la scarsa incisività di Dybala e Lukaku. Il primo, al netto di qualche giocata sublime, è apparso completamente ai margini della manovra. Il secondo, protagonista di una partenza frizzante, è finito schiacciato nella morsa biancoceleste scomparendo in maniera graduale. In ambedue i casi, tuttavia, si tratta semplicemente di una «serata no», non ho dubbi che si rifaranno già alla prima gara dopo la sosta.
A proposito, se proprio faticate a vedere il bicchiere mezzo pieno, pensate a cosa sarebbe successo nelle prossime due settimane di pausa in caso di sconfitta. Prendiamoci questo punto e guardiamo avanti con ottimismo!
Daje Roma!