Vincere è sempre bello, ma vincere così regala un'emozione di gran lunga superiore, indescrivibile. ...
Vincere è sempre bello, ma vincere così regala un'emozione di gran lunga superiore, indescrivibile. Come l'immagine dell'Olimpico che esplode di gioia dopo tanta sofferenza. Bravi ragazzi, grazie Roma.
Il successo per 2-1 ottenuto sul Lecce, grazie ai gol nel recupero di Azmoun e Lukaku, è un successo che va oltre i tre punti per diversi aspetti. In primis perché la partita che precede il derby è sempre molto delicata: conferisce certezze o le toglie, a seconda dei casi; determina un mood mentale, che si auspica sia sereno alla vigilia della grande sfida. Più semplicemente, vincere aiuta a caricarsi. E il modo in cui si è vinto ieri dà una scossa estremamente intensa.
Poi, c'è da considerare che si tratta di un successo che incarna appieno la mentalità voluta dall'allenatore: mollare mai, lottare fino all'ultimo minuto. L'immagine dell'Olimpico in delirio di cui parlavamo prima, è un'immagine che aiuta i calciatori a sposare tale tipo di filosofia e a spingersi verso orizzonti ancora inesplorati: "Se vinco con il Lecce e succede questo, cosa succede quando raggiungerò traguardi più importanti?". Sono sicuro che Mou spingerà parecchio su questo tasto, riuscendo a trarre qualcosa di significativo.
Per ultimo, ma non per importanza, ho lasciato gli aspetti riguardanti la prestazione. Si è visto un ottimo Lecce ieri, ma si è vista anche una buona Roma. Una Roma che per gran parte del primo tempo ha comandato le operazioni, con Aouar e Cristante in completo controllo del centrocampo. È mancato solo il gol - che poteva arrivare su rigore (sbagliato da Lukaku) e in diverse altre occasioni - nulla di più.
Nella ripresa invece la gara è stata aperta ed equilibrata. Il Lecce è passato in vantaggio a causa di un doppio errore di Mancini, mentre la Roma ha continuato a sprecare tante, troppe, occasioni. Alla fine, tuttavia, la squadra giallorossa ha avuto il merito di crederci. Del resto, se hai in campo gente come Dybala, Lukaku e Renato Sanches basta solo insistere e prima o poi qualcosa succede.
Sono davvero contento per Paulo, che al rientro dall'infortunio ha subito mostrato una condizione fisica spumeggiante. Non mi aspettavo che potesse reggere 90 minuti, invece lo ha fatto mantenendo un livello qualitativo altissimo. Sono altrettanto contento per Lukaku, che non meritava di trascorrere la settimana con il pesante fardello del rigore sbagliato. L'ha decisa lui, portandosi a casa la consapevolezza di essere il trascinatore di questo gruppo. Note di merito anche per Azmoun e Zalewski, propiziatori della rete che ha dato il via all'incredibile rimonta.
Insomma, amici, è stata una domenica dalle emozioni forti. Ora però guardiamo avanti: c'è da blindare la qualificazione in Europa League vincendo in casa dello Slavia Praga. Farlo vorrebbe dire aggiungere un'altra tacchetta al morale in vista della Lazio.
Daje Roma!
Amantino Mancini