Brasile in difficoltà, ecco quali sono i problemi

Prima il deludente pareggio interno contro il Venezuela, poi la brutta sconfitta subita nella ...


Prima il deludente pareggio interno contro il Venezuela, poi la brutta sconfitta subita nella trasferta (2-0) in Uruguay. Se non è crisi, poco ci manca. Il Brasile sta attraversando un periodo complicato, e oggi ci tengo a spendere qualche parole in merito.

Partiamo dal presupposto che Fernando Diniz sta facendo giocare la squadra in un modo molto diverso rispetto agli altri allenatori del passato. A lui piace la costruzione dal basso, e la fa anche bene, come testimonia la cinquina rifilata ad un coraggioso Bolivia nel mese di settembre. Il problema sorge adesso, dato che gli avversari, ben consapevoli di cosa andrebbero incontro, decidono di non pressare alto. Quando ciò accade, tuttavia, non vuol dire che è finita: semplicemente sarebbe necessario trovare una strada per poter essere lo stesso pericolosi. Questo al Brasile non sta riuscendo.

Certo, si è giocato su un campo difficile, e l'Uruguay è una grande interprete del calcio internazionale. Ma non può essere una giustificazione. Sei il Brasile, hai qualità tecniche importanti ed hai il dovere di trovare quella strada che porta al gol. Magari assistendo in modo migliore calciatori come Neymar, Vincius e Rodrygo, che, al di là di ogni schema o spartito tattico, possono risolvere le partite con una singola giocata se li fornisci a sufficienza.

Insomma, amici, vedo un Brasile in netta difficoltà nel creare occasioni, che fa tanto possesso palla ma gioca con poca intensità, che ha una scarsa vena realizzativa. Quest'ultimo aspetto è probabilmente dovuto anche al periodo sottotono di Gabriel Jesus e Richarlison.

Nel complesso c'è tanto da migliorare, a livello individuale e soprattutto a livello collettivo. Detto questo, sono convinto che Diniz sia la persona giusta per far sì che ciò avvenga. Ora testa alla prossima gara con la consapevolezza di essere una grande gruppo.

Forza Brasile!

Amantino Mancini