Roma, è poker al Servette.

Bene così, amici! L'Europa League ha regalato alla Roma la seconda vittoria consecutiva dopo ...


Bene così, amici! L'Europa League ha regalato alla Roma la seconda vittoria consecutiva dopo quella di domenica contro il Frosinone. Sei punti ottenuti in casa, per la gioia del pubblico dell'Olimpico. Sei punti che hanno scacciato via l'ombra della crisi.

A prescindere dal valore non propriamente elevato delle avversarie (con tutto il rispetto per Frosinone e Servette), questi successi mi sono piaciuti per due motivi. In primis perché la difesa, pur rendendosi ancora protagonista di qualche disattenzione, è stata brava a non prendere gol. E questo è un aspetto da non sottovalutare, perché la solidità è una virtù fondamentale per chi ambisce a certi traguardi, soprattutto nel campionato italiano.

In secondo luogo, c'è da dire che ormai ci stiamo abituando ad una Roma che segna tanto, a differenza della passata stagione. E i gol non arrivano per caso, bensì sono il frutto di un buono spartito, fatto di idee e predominio territoriale. Altro che Roma senza identità. Certo, qualche scivolone c'è stato. Ma negare che la squadra di Mou abbia fatto passi in avanti sotto il profilo del gioco significa essere in malafede.

Venendo, quindi, alla partita di ieri sera contro gli svizzeri, sottolineerei innanzitutto l'ottima prestazione fornita dal tandem d'attacco Belotti-Lukaku. Il Gallo ha segnato una doppietta, Romelu ha fatto soltanto un gol, ma si tratta del 13esimo di fila in Europa League. Entrambi hanno svolto un ottimo lavoro, riuscendo ad indirizzare una partita che, seppure dominando, i giallorossi stavano avendo qualche difficoltà di troppo a sbloccare.

Per il resto, complice la modestia del Servette, la sfida non ha offerto chissà quale spunto di riflessione. Vorrei spendere qualche parola per capitan Pellegrini, subentrato nella ripresa ed autore di un gol e un assist prima di essere costretto ad abbandonare il campo per una botta al flessore della coscia destra. Il tutto in undici minuti. Calciatori come lui - lo ha dimostrato proprio nell'occasione - sono preziosissimi, perché possono cambiare l'inerzia dell'incontro in un battito di ciglia. Gli auguro di guarire presto, ma mi sembra ovvio che salterà la gara contro il Cagliari e lo vedremo direttamente dopo la pausa per le Nazionali.

A proposito di Cagliari, amici, la partita all'Unipol Domus rappresenta un primo crocevia per la stagione della Magica. Capiamoci: non dovessero arrivare i tre punti, non sarebbe il caso di farne un dramma. Ma vincere, e arrivare alla sosta posizionati nei pressi della "Zona Europa", ci consentirebbe poi di riprendere il cammino con una marcia in più. Come sempre, io sono fiducioso. E voi?

Daje Roma!

Amantino Mancini