Analizzare quanto è accaduto ieri sera alla Roma nel match del Luigi Ferraris contro ...
Analizzare quanto è accaduto ieri sera alla Roma nel match del Luigi Ferraris contro il Genoa è molto difficile, al di là del 4-1 con cui si è imposto il Grifone: non è certo il punteggio a determinare alcune valutazioni. Peraltro reputo che si tratti di un punteggio abbastanza severo rispetto a quello che effettivamente si è visto.
Tale premessa, però, non significa che voglia sottrarmi dal criticare i giallorossi. Anzi, è doveroso sottolineare che la squadra ha offerto una prestazione ampiamente insufficiente sia a livello tattico sia a livello tecnico. Lo si è visto fin dai primi minuti, col Genoa che ci ha messo poco per concretizzare la propria superiorità a centrocampo, creatasi grazie all’intelligente scelta di Gilardino di schierare Frendrup e non Malinoviski. La reazione della Roma è arrivata ed ha portato al gol del pareggio, ma la rete di Cristante si è rivelata l’unica vera fiammata di un primo tempo terminato in svantaggio. Svantaggio causato dal precario equilibrio della mediana, andata letteralmente allo sbando quando Bryan ha dovuto scalare in difesa per sostituire l’infortunato Llorente.
Come molti di voi, mi sono chiesto perché Mourinho abbia deciso di mandare in campo Bove e non Aouar. Ma vabbé, sono scelte e vanno rispettate. Anche perché nella ripresa la Roma ha effettivamente dato segnali incoraggianti, mettendo il Genoa alle strette per una buona mezz’ora. Ciò che è mancata è stata la determinazione. Una grande squadra dovrebbe mangiarsi gli avversari in una situazione del genere. E invece, la timidezza dei giallorossi ha fatto sì che i liguri ritrovassero coraggio arrivando a segnare altri due gol nell’ultimo quarto d’ora. Meglio non soffermarci su come siano maturati...
Brutta trasferta amici, ma bisogna considerare che esistono gli avversari nel calcio: i rossoblù hanno battuto la Lazio e pareggiato col Napoli portandolo ad un passo dalla sconfitta. E c’è una cosa che ci tengo a dire: in giro ho letto di un inizio di stagione disastroso, che qualcuno dovrebbe addirittura vergognarsi. Sulla prima affermazione posso anche essere d’accordo, ma certamente non sulla seconda. Pur trattandosi di una delle peggiori partenze della storia giallorossa (5 punti in 6 partite), nella maggior dei casi la Roma ha giocato a calcio e l’ho fatto mostrando ottime soluzioni. A volte è stata sfortunata, a volte ha pagato quelle debolezze difensive che rientrano nel processo di trasformazione intrapreso in estate.
Non è tutto da buttare, anzi. Vi invito alla calma e a cercare di fare considerazioni più rispettose del lavoro svolto dai ragazzi e dal mister. Per il resto, sì a Genova abbiamo vissuto una serata da dimenticare. Ma sono convinto che questo amaro ricordo sarà presto cancellato dalle forti emozioni che la Magica ha sempre saputo regalare.
Daje Roma!