Roma, scacco allo Sheriff senza brillare. Ma non mancano gli aspetti positivi, si pensi alla Luk-ala

Dopo la convincente vittoria sull’Empoli in campionato, era importante cominciare bene il tortuoso percorso ...


Dopo la convincente vittoria sull’Empoli in campionato, era importante cominciare bene il tortuoso percorso in Europa League. La Roma ci è riuscita con una prestazione che molto ha ricordato quelle offerte lo scorso anno. Ma, pur senza brillare e con un po’ di fortuna iniziale, ha comunque regalato spunti positivi. In primis, la concretezza nelle poche occasioni costruite. In secondo luogo, il crescente affiatamento della coppia Dybala-Lukaku: se c’è un qualcosa che potenzialmente può rendere micidiale la squadra giallorossa è proprio la loro sintonia.

Riavvolgendo il nastro della partita, come tutti voi, ho visto una Roma che ha faticato a costruire gioco. L’idea che mi sono fatto è che molto sia dipeso dalla serata negativa di Aouar, spento un po’ per conto suo un po’ dalla fisicità del centrocampo dello Sheriff Tiraspol. C’è da dire anche che i moldavi hanno disputato una buona gara, mostrando una grande solidità sia nella zona mediana che in difesa. Del resto, sono allenati da un tecnico italiano, Roberto Bordin, che durante la sua carriera di calciatore si è confronto col meglio del meglio in Serie A.

Tornando al match, c’è poco altro da evidenziare se non che ha avuto un copione molto preciso: fino all’ingresso di Dybala, la Roma ha sempre occupato la trequarti avversaria risultando però prevedibile e poca incisiva. Mentre lo Sheriff partiva in contropiede quando si presentava l’opportunità. Ne è uscito un 1-1 che giudico, onestamente, appropriato.

Una volta sceso Paulo in campo, tutto si è fatto più facile per i giallorossi. E il colpo del k.o è arrivato entro pochissimi minuti, con una triangolazione spettacolare che visto protagonisti anche Cristante e Lukaku. Bellissima la finalizzazione di Big Rom, ma, ripeto, è la combinazione tra i tre che è stata livello Brazil. Da quel momento in poi, lo Sheriff si è fatto ovviamente più intraprendente e la Magica ha cominciato a giocare di rimessa.

Tutto sommato, al netto di una prestazione complessiva per me insufficiente, il 2-1 (o meglio l’1-2) è un risultato giusto, perché le due deviazioni sulla punizione vincente di Paredes si sono ampiamente compensate con la traversa di Cristante nel finale. Dispiace, invece, per Renato Sanches, all’ennesimo infortunio della sua carriera, il secondo da quando è arrivato nella Capitale. Il portoghese è un calciatore di immensa qualità, ma quanto è fragile! Spero che col tempo, e con il giusto lavoro atletico, riuscirà a rinforzarsi fisicamente. È difficile, ma non impossibile che ciò avvenga.

Detto questo, amici, il calendario ci impone di pensare al futuro: nel giro di una settimana, la Roma dovrà affrontare tre partite di campionato. La prima domenica, in trasferta a Torino, contro la squadra granata di Ivan Juric. Poi giovedì, sempre fuori casa, è in programma la sfida con il Genoa. Infine, il Frosinone all’Olimpico. Sette punti rappresenterebbero un buon bottino, ma l’auspicio è che possano arrivarne nove per mettere definitivamente una pietra sopra alla falsa partenza. Io sono fiducioso, e voi?

Daje Roma!

Amantino Mancini