Amantino Mancini si racconta in esclusiva a SiamolaRoma.it ...
Tanta corsa, scatti sulla fascia e gol che hanno segnato un’epoca romanista. Amantino Mancini è stato uno dei simboli della Roma di Spalletti, riuscito a portare a casa due Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Tanti i gol segnati dall’esterno brasiliano, tra i più importanti quello in Champions League contro il Lione e il primo gol in giallorosso nel derby contro la Lazio, sfida in programma domani alle ore 18 allo Stadio Olimpico. Dalla lunga avventura giallorossa, alle brevi esperienze con Inter e Milan. Amantino Mancini si racconta in esclusiva a SiamolaRoma.it.
Amantino, come va in Brasile? Di cosa ti occupi adesso?
“Adesso in Brasile faccio il direttore sportivo dell’Aimaures. Facciamo la Serie B del campionato Mineiro e il nostro obiettivo è salire in Serie A”.
Parlando della carriera qui in Italia, quale è il tuo ricordo più bello? Il gol a Lione?
“Non proprio. Il gol del derby di tacco contro la Lazio, che è stato il primo gol in Serie A. Un gol bellissimo e importante. Anche il gol del Lione in Champions League di certo è un bel ricordo. Poi di ricordi belli ce ne sono tanti altri: dalla Supercoppa alle Coppe Italia vinte”.
Tu hai incontrato tanti allenatori qui in Italia, con chi hai legato di più?
“Spalletti, quello che mi ha insegnato calcio e più bravo. Con lui mi sono trovato benissimo. Sono contentissimo per ciò che sta facendo a Napoli. Lo merita proprio, perché capisce di calcio ed è il più forte della sua generazione”.
Invece a Milano i derby si vivevano come qui a Roma?
“Non come a Roma. Sono stato due anni e mezzo all’Inter, il primo anno è andato bene, il secondo no. Non giocavo più, Mourinho ha cambiato modulo e mi ha messo fuori. Non stavo passando un bel periodo, calcisticamente parlando, e ci sta che non abbia giocato. Sono cose che capitano”.
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