Roma-Fiorentina: testa a Budapest

Testa a Budapest, battere il Siviglia in finale di Europa League per esplodere di ...


Testa a Budapest, battere il Siviglia in finale di Europa League per esplodere di gioia. Non esiste altro pensiero al momento. E al momento non esistono parole che possano descrivere il 2023 della Roma. Sono mesi che si parla di bilanci, e onestamente è stucchevole dover sentire di settimana in settimana una sentenza diversa, a seconda del risultato.

Analizzare va bene, come peraltro facciamo dopo ogni partita. Ma mettere in discussione il lavoro del gruppo ogni volta che si perde non rappresenta un buon esercizio di correttezza. Perché l’unica cosa certa, ad oggi, è che questa squadra ha dato l’anima, lottando contro tutto e tutti. A partire da mister Mourinho, che ne è consapevole e pertanto ha scelto la via del silenzio: a parlare sarà il campo.

La sconfitta contro la Fiorentina rientra nella lista di quelle un po’ difficili da digerire, dato che ha certificato l’uscita della Roma dalla corsa Champions. Fa male anche per come è maturata, nel finale con due gol abbastanza strani. Però sono sicuro che non scalfirà la determinazione dei ragazzi. L’obiettivo è troppo importante per guardarsi indietro. E vincere la finale vorrebbe dire non solo alzare la coppa, ma anche rimediare a qualche passo falso fatto in campionato.

Intanto è possibile consolarsi con due belle notizie: mi riferisco allo stato di forma di Smalling ed El Shaarawy, tornati dai rispettivi infortuni più brillanti di prima. Speriamo che Dybala possa fare lo stesso: è anche e soprattutto dai suoi piedi che si deciderà la finale.

Detto questo, amici, come sempre sono fiducioso. La Roma ha già dimostrato di essere una realtà vincente in Europa e spero che l'esperienza del Mou possa significare tanto. Di fronte avrà una squadra altrettanto forte e blasonata, che negli ultimi vent'anni ha trionfato sei volte in questa manifestazione. Mi aspetto lotta e spettacolo, con l'auspicio che a spuntarla siano i nostri gladiatori.

Daje Roma!

Amantino Mancini