Questo pareggio non è una disfatta. E ora facciamo la storia!

Zero vittorie nelle ultime cinque partite di campionato. È chiaro che gli infortuni qualcosa ...


Zero vittorie nelle ultime cinque partite di campionato. È chiaro che gli infortuni qualcosa hanno tolto alla Roma, così come l’ha tolto il felice cammino europeo in termini di energie. Il pareggio sul campo del Bologna non assume però i tratti di una disfatta in ottica qualificazione alla prossima Champions. Arrivare tra le prime quattro, quando mancano ormai solo tre partite, appare un’impresa. Ma non è escluso che possa bastare la quinta posizione, considerata la situazione della Juventus. Lo sa Mou che ben si è guardato dallo schierare titolari coloro che giovedì potrebbero regalargli la finale di Europa League.

Venendo alla gara del “Dall’Ara”, lo 0-0 finale non deve ingannare: la Roma, pur presentandosi rimaneggiata ed in emergenza, ha fatto la sua prestazione cercando i tre punti insistentemente. Non li ha ottenuti soltanto perché Skorupski si è fatto trovare pronto in tutte le occasioni più pericolose costruite dai giallorossi. E permettetemi un appunto: un paio di decisioni arbitrali mi hanno lasciato piuttosto perplesso. A mio giudizio, c’era almeno un rigore in favore della Magica. Mi chiedo se non sia arrivato il momento di rivedere il protocollo di intervento del VAR. Oggi come oggi è ancora tutto molto legato alla discrezionalità dell’arbitro, e non capisco perché.

Venendo ai singoli, vorrei esprimere qualche parola di elogio per i giovanissimi chiamati in causa dal mister. Mi riferisco a Tahirovic e Missori. Entrambi hanno offerto una grande prova, impressionandomi per solidità e sicurezza. Sono due profili che la Roma farebbe bene a tenersi stretta. Bravo anche Svilar, che non ci ha fatto rimpiangere Rui Patricio, accomodatosi in panchina in vista della sfida di giovedì.

A proposito, altra osservazione: quanto manca Dybala! La sua è una luce che trasmette "Joya" alla squadra e che acceca gli avversari. In Germania ci aspetta una partita complicata, una di quelle da giocare sul filo del rasoio, dove alla fine, spesso e volentieri, a fare la differenza è la qualità dei top player. Mi auguro con tutto il cuore che Paulo possa partire titolare contro il Leverkusen

Detto questo, amici, vi saluto abbracciandovi forte con la convinzione che venerdì ci troveremo a commentare uno storico traguardo. Io ci credo!

Daje Roma!

Amantino Mancini