Ci sono sconfitte e sconfitte. Nell’arco del campionato, la Roma ne ha subite diverse ...
Ci sono sconfitte e sconfitte. Nell’arco del campionato, la Roma ne ha subite diverse che non meritava. Tra queste, però, non rientra quella di ieri con l’Inter. All’Olimpico si è vista tutta la differenza tra una squadra in salute e una squadra falcidiata dagli infortuni e quindi nervosa nell’atteggiamento.
Quello delle assenze è un alibi importante, lo ha sottolineato Mourinho mandando in campo nel finale tre giovanissimi al posto di Zalewski, Camara e Matic. Oggi come oggi queste sono le risorse a sua disposizione. Non è possibile fare di più. Figuriamoci contro un’Inter rigenerata dall’ottimo ruolino nelle coppe. I nerazzurri mi hanno impressionato negli ultimi giorni, soprattutto in fase offensiva. Lautaro, Dzeko, Lukaku e Correa formano il quartetto d’attacco più forte della Serie A, quando stanno tutti bene.
Se proprio devo muovere una critica ai giallorossi, dico che magari potrebbero lavorare di più sui nervi, imparando a gestire i momenti. Lo accennavo prima, il nervosismo di certo non aiuta in situazioni difficili come quelle che sta attraversando la Roma. Sicuramente il mister, che ha tanta esperienza a riguardo, si soffermerà su questo aspetto nei prossimi giorni.
Venendo alla partita, credo che la chiave di lettura sia abbastanza semplice. La Roma ha retto bene fino al 33', quando ha incassato il colpo che ha portato i nerazzurri in vantaggio. Al che ha reagito, ma in modo non troppo convincente. Poi l'errore di Ibanez gli ha praticamente tagliato le gambe.
Amici, l’unica cosa da fare adesso è mandare in archivio questo 0-2 e guardare avanti con determinazione. Ci sono ancora quattro match da giocare e il quarto posto dista cinque punti. La missione si prospetta complicata, ma non impossibile. Peraltro, non dimentichiamoci che la Magica è in semifinale di Europa League. Una vittoria significherebbe rendere la stagione straordinaria, nonché guadagnarsi di diritto un posto in Champions.
Daje Roma!