È stata una partita difficile quella in trasferta contro il Monza. Ma sapevamo che ...
È stata una partita difficile quella in trasferta contro il Monza. Ma sapevamo che avremmo dovuto soffrire già alla vigilia. Perché la Roma è arrivata all’U-Power Stadium falcidiata dagli infortuni, costretta a schierare Cristante al centro della difesa, tanto per intenderci. Credo che alla fine l’1-1 sia un risultato positivo, considerando che la squadra brianzola gioca bene, è tonica, aggressiva. Forse è un po’ inesperta sotto certi aspetti, ma è normale che sia così al primo anno di Serie A. Il decimo posto che occupa è ampiamente meritato, c’è solo da fare i complimenti a mister Palladino.
Tornando alla Roma, i ragazzi di Mou hanno fatto quel che potevano. Nelle fasi iniziali hanno subito la partenza sprint del Monza, riuscendo però a prendere le misure abbastanza velocemente. Tanto da passare in vantaggio con El Shaarawy, complice un errore difensivo degli avversari causato dalla pressione di un ottimo Abraham. Tammy, tuttavia, ha sporcato la sua prestazione un quarto d’ora più tardi, con la mancata copertura su Caldirola, autore del bel gol che ha fissato il punteggio in parità.
Dopodiché abbiamo assistito a un match spento, caratterizzato da ritmi bassi e poca incisività, almeno fino ai minuti finali. Avrebbe potuto vincere la Roma, se Di Gregorio non avesse fatto il miracolo sul colpo di testa di Ibanez al 93’. Ma avrebbe potuto vincere anche il Monza, se al 96’ Carlos Augusto avesse agganciato meglio sul buon suggerimento di Pablo Marì. Nel mezzo, l’espulsione di Celik per doppia ammonizione, onestamente abbastanza severa. Adesso Mourinho avrà un’altra pedina in meno per la prossima partita, in cui dovrà rinunciare anche ad El Shaarawy, uscito per un problema al flessore. Sembra una maledizione. Speriamo che qualcuno di quelli attualmente fermi ai box possa essere arruolabile per sabato.
Venendo ai singoli: bene Rui Patricio, Mancini e Ibanez. Ottimo Cristante, che si è calato perfettamente nei panni del centrale di difesa senza trascurare la fase di impostazione. Mi è piaciuto, ovviamente, anche il “Faraone”, mi auguro con tutto il cuore che la sua stagione non sia finita qui, perché lui è sempre determinante. Rimandati Celik (un po' ingenuo) e Solbakken (inconsistente).
Detto questo, amici, è già tempo di guardare avanti. Tra due giorni si gioca all’Olimpico contro l’Inter: è una sfida cruciale in ottica qualificazione alla Champions. Ottenere i tre punti vorrebbe dire superare i nerazzurri, attualmente due lunghezze più avanti. L’auspicio è che, "contemporaneamente" alla vittoria della Magica, Milan-Lazio e Atalanta-Juventus possano terminare con risultati favorevoli ai giallorossi.
Daje Roma!