Che spessore, Roma! Ancora una prova di forza!

Ora tre partite che valgono una stagione ...


Contro il Real Sociedad mi aspettavo una Roma con carattere e fame, vogliosa di dare seguito alla prova di forza che le ha permesso di battere la Juventus in campionato. Le mie aspettative non sono state deluse, quella con gli spagnoli è una vittoria che conferma lo spessore di questo gruppo, anche e soprattutto a livello internazionale. A proposito, lasciatemi dire una cosa: Mourinho fa bene a tenerci tanto all’Europa League. Non ho mai capito lo “snobbismo” di certi club (o allenatori) nei confronti di questa competizione, quando poi gli stessi club non vincono un titolo da decenni.

Tornando a noi, il match di ieri ha offerto diversi spunti di riflessione. Il primo non è una novità e riguarda la solidità della Roma, attenta ad annusare il pericolo e brava nel momento in cui è stata chiamata a dare un freno al palleggio degli avversari. Non è un caso che il vantaggio giallorosso sia arrivato quando Cristante e Matic hanno capito come bloccare la manovra degli iberici.

Il secondo spunto riguarda due calciatori: El Shaarawy, autore del gol che ha sbloccato il punteggio, ed Abraham, colui che gli ha servito l’assist. Entrambi stanno diventando imprescindibili per la Magica. Stephan per la sua capacità di offrire un rendimento costante e per l’essere una costante spina nel fianco per gli avversari. Tammy perché, con grande umiltà, ha iniziato a lavorare per la squadra in un modo che in precedenza non gli avevo mai visto fare.

Il terzo spunto riguarda l’anima che ci hanno messo i subentrati. Mi riferisco in particolare a Belotti, generosissimo nel soffrire e battagliare con la retroguardia del Real Sociedad prendendosi calci di punizione strategicamente fondamentali. Del resto, il “Gallo” è stato capitano del Torino per molti anni e sa bene come comportarsi in certe occasioni.

Mi preme sottolineare, inoltre, l’ennesima prova positiva della difesa, arrivata al nono clean sheet nel 2023, meglio di tutte le altre squadre italiane. E parliamo di una difesa che, ormai, si contraddistingue anche per la buona abitudine di andare in gol. Di Kumbulla - per il 2-0 finale - l’ultimo di una lunga serie.

Guardando ai singoli che non ho citato, direi che tutti meritano un’ampia promozione. Da Rui Patricio a Dybala, ognuno ha svolto il proprio compito rispettando precisamente lo spartito composto da Mou. Quest’ultimo, ancora una volta, ha saputo dare alla sua squadra un’identità precisa. Si mettano l’anima in pace i tanti detrattori.

Detto questo, amici, confermo il pensiero che ho espresso dopo la vittoria con la Juventus: non è il momento di fermarsi a festeggiare. All’orizzonte ci sono tre impegni che valgono un’intera stagione. Testa bassa e lavorare senza distrazioni, pensando soltanto al Sassuolo, al ritorno con il Sociedad e al derby con la Lazio. Come sempre, sono convinto che possiamo toglierci grandi soddisfazioni.

Daje Roma!

Amantino Mancini