Pelé, semplicemente il più grande di tutti

A 30 giorni dalla sua scomparsa piangiamo un pezzo di storia, di un patrimonio ...


Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelé. Per me semplicemente il migliore di sempre: una leggenda. Amici brasiliani, sono affranto dal dolore come tutti voi. La figura di O Rei ci ha cresciuti e proiettati sul tetto del mondo. Tanto che nell’immaginario di ogni bambino il Brasile è la casa del calcio, ancora oggi, nonostante l'inesorabile trascorrere del tempo.

A 30 giorni dalla sua scomparsa piangiamo un pezzo di storia, di un patrimonio dell’umanità. Ma non solo sportivo…

In questi giorni ho pensato molto a quanto è riuscito a realizzare Pelé nel corso della sua vita. I gol, i dribbling, le vittorie, i record, quell’aura magica che lo avvolgeva e che adesso continua ad avvolgerlo ovunque sia. Le sue gesta con il pallone sono state fonte d’ispirazione per milioni di bambini, nonché fonte inesauribile di felicità. Ed è proprio su un aspetto che riguarda le nuove generazioni che vorrei soffermarmi.

 

Pelè, le battaglie per il calcio e per i giovani

Tutti conoscono ciò che Pelé ha fatto sul campo, ci sono i racconti, ci sono i video: c’è l’immagine di un Paese ai suoi piedi come testimone più autorevole della sua grandezza. Ma oggi voglio ricordare il suo impegno per migliorare le condizioni del calcio brasiliano e quelle di tantissimi giovani che gli si sono avvicinati durante gli scorsi decenni.

La legge contro la corruzione, proposta – in qualità di ministro straordinario per lo sport - e approvata a metà anni ’90 al fine di combattere la corruzione; le battaglie contro l’uso di sostanze stupefacenti da parte dei ragazzi; la crociata contro le discriminazioni razziali e sessuali. Ebbene signori, Pelé era anche questo. Un insieme puro e potente di virtù e valori.

Il calcio è l’unico sport dove possono convivere tante persone. Non importa se sei ricco o povero, nero o bianco. Il calcio è un’unica nazione. Questa è la bellezza del calcio”.

Da qualche tempo lavoro a stretto contatto con i giovani, spero di riuscire a trasmettere loro gli ideali di O Rei, prima delle competenze calcistiche. Era un mio obiettivo già dall’inizio, dalla sua scomparsa lo sarà ancora di più.

 

Il mio motto

Il successo non è quante volte vinci, ma come giochi la settimana dopo aver perso

Ci tengo ad esaltare queste sue parole che sono diventate il mio motto.

E se la vita talvolta non dovesse sorridervi fategli una Drible da vaca.

Grazie Pelé!

Amantino Mancini