Roma, ecco la brillantezza!

Dispiace per Zaniolo, ma non c'è tempo per le distrazioni. Ora il Napoli senza ...


Dieci punti in quattro partite, tre vittorie negli ultimi dieci giorni. Amici, il tempo ci sta dando ragione. La Roma aveva solo bisogno di un reset per poi ripartire alla grande. La pausa per il Mondiale ha dato modo al gruppo giallorosso di schiarirsi le idee e ritrovare la propria identità. La brillantezza è venuta di conseguenza.

Già, la brillantezza. Perché quella vista recentemente è una squadra che sa cosa fare e lo fa bene. Ieri sera, al Picco, la Roma ha controllato il gioco fin dal principio mettendo alle corde gli uomini di Gotti. Non era accaduto troppo spesso nel frenetico inizio di campionato. Certo, lo Spezia presentava un undici rimaneggiato. Ma c’è da dire che era reduce da cinque risultati utili consecutivi: tutto recitava tranne che il ruolo di agnello sacrificale.

È stata brava la Roma, trascinata da El Shaarawy, Dybala e Abraham. È stata solida e intraprendente la Roma, sorretta e spinta da quello che ormai è diventato non soltanto un muro difensivo ma anche una fonte di sicurezza e palloni giocabili (vedi il lancio di Smalling sul primo gol). Il 2-0 è un risultato giustissimo per ciò che si è visto in campo. 

Tornando al trio d’attacco, che dire?! Le due reti sono state bellissime. Ritengo che d’ora in avanti assisteremo a giocate del genere sempre più spesso. Sulla “Joya” già mi sono espresso ampiamente nelle scorse analisi, ma ci tengo a ribadirlo: è devastante. E finalmente lo sono anche Tammy e il Faraone. Quando li hai tutti e tre al top della condizione c’è solo da sorridere. Sono sicuro che Mourinho starà sorridendo, consapevole che c’è gran merito suo dietro il loro rendimento. Per il resto, come ho accennato prima, mi hanno soddisfatto le prestazioni di difesa e centrocampo, con Smalling, Mancini, Ibanez, Zalewski, Cristante e Matic semplicemente perfetti.

Dispiace per la situazione di Zaniolo, ma ora la Roma non può permettersi di farsi distrarre dalle vicende di mercato. Tra un po’ già sarà il momento di andare a Napoli, per sfidare uno dei club più in forma d'Europa. Una partita difficilissima. Al Maradona ci ho giocato e vi posso garantire che è un'esperienza particolare. Immagino che, considerata la posta in palio, domenica sera lo stadio sarà una bolgia totale. Detto questo, però, nessun timore reverenziale: abbiamo dei calciatori abituati ai grandi palcoscenici, nonché un mister che sa caricarli nel modo giusto. 

Difendere la zona Champions con le unghie e con i denti.

Daje Roma!

Amantino Mancini