Roma, la sosta per tornare grande. Mondiale, Brasile tra equilibrio e fantasia.

Non è stato un finale di 2022 felice per la Roma. Gli ultimi due ...


Non è stato un finale di 2022 felice per la Roma. Gli ultimi due pareggi e la sconfitta nel Derby hanno fatto scivolare la Magica al settimo posto, cosa difficilmente immaginabile dopo il bell’inizio di campionato.

La pausa è arrivata nel momento giusto, c’è da ricaricare le batterie, trovare nuove soluzioni e, magari, nuovi interpreti. Uno di questi sarà sicuramente Solbakken, attaccante norvegese di piede mancino, che può agire anche come pendolino su entrambi i lati del campo. La sua rapidità e la sua tecnica daranno una grossa mano in fase di costruzione sugli esterni, e ovviamente tutti ci aspettiamo che possa segnare tanti gol.

Ma a Mou serve anche una mezzala. Piacciono parecchio Frattesi e Aouar, in entrambi i casi le operazioni potrebbero sbloccarsi a gennaio così come a giugno. Probabilmente sarebbe meglio insistere per l’italiano, grande interdittore, estremamente dinamico ed abile negli inserimenti offensivi. Per la difesa, invece, più che sul mercato i giallorossi farebbero bene a focalizzarsi sui meccanismi e sulla concentrazione.

Insomma, durante la sosta, la Roma dovrà fare un lavoro a 360° con l’obiettivo di tornare ai livelli che tutti noi sogniamo. Per il resto, la speranza è che il Mondiale ci restituirà giocatori completamente rigenerati, oltre che integri. Le prime risposte le avremo nella ripartenza sprint di gennaio, con quattro partite in undici giorni, contro Bologna, Milan, Genoa e Fiorentina.

La Coppa sarà una "questione tra amici"?

Detto questo, si comincia amici. È tempo di Mondiali. Polemiche a parte, il campionato del mondo è sempre il campionato del mondo. Non vedo l’ora che scenda in campo il Brasile, lo seguirò con l'immensa passione che mi lega alla mia terra.

Pronostici? Credo che il Brasile abbia tutte le carte in regola per aggiudicarsi la coppa. Basta guardare l’elenco dei convocati di Tite. Ma sono curioso di vedere come il ct deciderà di schierarli in campo. Seguirà la strada dell’equilibrio, o quella della fantasia che ha sempre contraddistinto la Seleçao? Forse la chiave starà proprio nel trovare un giusto compromesso. Mi aspetto tanto da Neymar, penso che questo possa essere il suo Mondiale. Sono davvero ottimista.

Occhio però alle insidie. Il Brasile è capitato in un girone non facilissimo. Serbia e Svizzera le conosciamo, sono squadre toste, pericolose, che puniscono le disattenzioni. Il Camerun e i suoi rappresentanti vorranno far valere la propria fama di “leoni indomabili”. In sintesi, consapevolezza di essere i più forti, ma vietato sottovalutare gli avversari. La storia passa dai dettagli, e dunque servirà essere perfetti.

Guardando oltre, naturalmente temo Argentina e Francia, le uniche due selezioni che a mio parere possono insidiare il Brasile. È curioso che i rispettivi punti di riferimento siano Neymar, Messi e Mbappé, il trio d’attacco del Paris Saint-Germain. La corsa al Mondiale si prospetta una cosa “tra amici”. Speriamo che la spunti quello con la maglia verdeoro.

Daje Roma! Forza Brasile

Amantino Mancini