Ci eravamo lasciati con la speranza che la Roma potesse prendersi sei punti prima ...
Ci eravamo lasciati con la speranza che la Roma potesse prendersi sei punti prima della pausa per il Mondiale, due sono già scappati via. Bisogna dare merito al Sassuolo, certo, ma la Magica ha sofferto sempre degli stessi problemi.
Al Mapei Stadium, tanto possesso palla e poca creatività: un copione che abbiamo già visto spesso e (non) volentieri durante questo inizio di campionato. Nel primo tempo, il Sassuolo è stata addirittura la squadra più pericolosa in campo. Se così si può dire, considerate le poche emozioni.
Alla ripresa la Roma è andata un po’ meglio. Ha sfruttato il calo degli emiliani, costringendoli diverse volte al fallo per interrompere un’azione pericolosa. La leggera superiorità giallorossa ha trovato riscontri all’80’, con Abraham che l’ha insaccata di testa su perfetto assist di Mancini dalla destra.
La vittoria ci sembrava in pugno, ma ahinoi il Sassuolo è riuscito a trovare il pari dopo appena cinque minuti, sfruttando una disattenzione generale della difesa, l’ennesima. Cominciano a diventare davvero troppe. È necessario migliorare sotto questo aspetto, stare più vicini, lasciare meno buchi, essere più concentrati. C’è una debolezza e le avversarie ne approfittano sistematicamente. Prima si risolve, meglio è.
Sul piano individuale, a mio parere va evidenziata la prova di Matic, vero e proprio faro del centrocampo. Ne apprezzo la tecnica, l’intelligenza, il fatto che sappia sempre quando è il momento di accelerare e lo abbiamo visto anche ieri. Una nota positiva in una bruttissima serata per la Roma. Una Roma che ha sofferto parecchio anche per le assenze di Pellegrini e Dybala.
Dopo la sconfitta nel derby la medicina migliore era la vittoria. Mourinho lo sa bene ed è deluso come tutti noi, perché è stata solo sfiorata. Adesso, però, non serve piangere sul latte versato. Il campionato è ancora lungo e c’è tanto tempo per recuperare. Per fortuna hanno frenato anche Milan e Atalanta.
Ovviamente all’Olimpico con il Torino è obbligatorio vincere. Non solo per la classifica, ma per i tifosi, per il mister, per l’orgoglio. L'imperativo è: massimo risultato, non importa come.
Poi la pausa per il Mondiale sarà quasi un ‘reset’. E, visto l’andamento attuale, ciò può far soltanto bene alla Lupa. Si spera possa tornare con le idee chiare, affamata e vincente.
Daje Roma!