Roma - Feyenoord, così si fa la storia

Ieri ho seguito la partita, in diretta dal Brasile, ospite del programma SBT, in ...


Ieri ho seguito la partita, in diretta dal Brasile, ospite del programma SBT, in qualità di opinionista.

È stata una vittoria meritata, che ha permesso alla squadra giallorossa, dopo anni di trofei mancati, a volte per un pelo, di tornare a crederci e di far sognare tutta la tifoseria. Vedere i giocatori in campo, difendere e combattere, credendoci, è stato un’emozione fortissima. Tifosi, e non, delle due sfidanti, si sono sintonizzati a guardare, o a sentire, la partita, senza perdersi nemmeno un’highlights. Ieri abbiamo assistito a ciò che Venditti canta “qualcosa che ci fa sentire uniti anche se non ci conosciamo”, perché questo è successo: tutti i veri appassionati di calcio, eravamo uniti a guardare la partita, tifando per l’una o l’altra squadra.

È così che L’Italia torna a vincere in Europa dopo 12 anni, ma è la Roma di Mourinho, ad aggiudicarsi la prima Conference League.

Una vittoria destinata a rimanere nella storia, firmata Jose Mourinho, l’allenatore che ha vinto praticamente tutti i trofei europei, Champions League, Europa League e Conference League, per un totale complessivo di 26 titoli.

L’uomo dei titoli, del triplete, ma soprattutto l’uomo giusto al momento giusto, un trascinatore mentale, un motivatore, colui che ha portato un trofeo ai tifosi giallorossi a distanza di nemmeno un anno dall’arrivo.

La Roma batte il Feyenoord per 1 a 0, senza soffrire in maniera particolare se non nei primi 15’ della ripresa.

La partita inizia e le squadre mantengono un profilo basso, la Roma è allineata in difesa e sfrutta i cambi di gioco e i lanci lunghi.

Una prova magistrale quella della difesa della Roma, con uno Smalling superlativo, perfetto. Buona anche la prova di Ibanez, Mancini e Karsdorp.

A decidere tutto è il gol di Zaniolo al 32’, che con un controllo di petto la prende con il sinistro di esterno e gonfia la rete, proprio su un lancio lungo di Mancini.

Decisiva anche la prova di Rui Patricio che evita il gol in più di un’occasione, la prima al 41’ su tiro da fuori area di Kocku.

Anche nel secondo tempo Patricio è decisivo, nel 47’ un grande intervento su tiro di Til e al 50’ di nuovo a respingere il tiro potente di Malacia.

Il Feyenoord cambia atteggiamento, è più aggressivo e sale sulle linee.

Al 52’ arriva la grande occasione del raddoppio per la Roma con Abraham che sfrutta l’errore di Senesi e vola verso la porta ma il difensore argentino lo trattiene e non gli consente di controllare la palla. L’arbitro però non vede il fallo, episodio comunque da rivedere…

Il numero 9 della Roma dimostra ancora una volta di essere un grande giocatore, che si sacrifica per la squadra, dando preziosi contributi in difesa.

Buona anche la prova di Leo Spinazzola, che dimostra sicurezza, sia fisica che mentale.

Al 60’ il Feyenoord è pericoloso con il numero 33, Dessers, ma la palla rimbalza sul braccio ed è fallo. Anche se Ibanez aveva fatto un grande intervento a murare l’attaccante.

Ci prova ancora il 33 del Feyenoord all’83’ con un bel tiro, ma anche qui, ci pensa Smalling a proteggere la porta.

L’ultima occasione è della Roma all’85’con Pellegrini ma Bijlow respinge con i guantoni.

Saranno 5 i minuti di recupero, quelli che i tifosi della Roma ricorderanno per tutta la vita.

Una vittoria che porta a tutti gli effetti la firma di un grande mister, con un grande gol di Zaniolo che vediamo molto maturato nelle ultime partite.

In questa notte magica la Roma vince la Conference League e fa la storia, dal triplice fischio in poi è una grande festa.

Da Tirana, fino a Roma. In ogni strada, quartiere, piazza.

Come quella magica notte del 17 giugno 2001…

Ora si pensa alla prossima stagione, all’Europa League. Mourinho ha fatto un ottimo lavoro, con i giusti rinforzi questa squadra può puntare ad obiettivi ancora più grandi.

E noi ci speriamo.

Forza Roma!

Amantino Mancini