Un punto a Udine per prepararsi alla settimana cruciale

Oggi parlo della partita di domenica 13 marzo, che i giallorossi hanno giocato in ...


Ben ritrovati sul mio blog, uno spazio in cui mi occupo dell’analisi della stagione della prima Roma di Mourinho mentre continuo il mio percorso per diventare allenatore. Oggi parlo della partita di domenica 13 marzo, che i giallorossi hanno giocato in Friuli contro l’Udinese di mister Cioffi e dalla quale sono tornati con un pareggio che, oltre che giusto, a mio parere è anche utile.

Sul fatto che sia giusto credo che nessun tifoso della Roma possa controbattere: l’Udinese ha dimostrato fin dal primo minuto di essere più convinta, propositiva e ben schierata, mettendo tante volte la squadra di Mourinho in difficoltà soprattutto sulla sua fascia sinistra, dove l’asse Ibanez- Zalewski ha fatto veramente troppa fatica a contenere le incursioni di Molina e i movimenti tra le linee di Deulofeu.

È proprio da lì, infatti, che si arriva prima ad un pericoloso cucchiaio di Pereyra, fortunatamente troppo largo per Rui Patricio, e alla ribattuta fuori area a giro di sinistro proprio del terzino destro bianconero, conclusione che vale il vantaggio agli undici di casa.

Udinese che addirittura sfiora il raddoppio, sempre con un’azione costruita sulla sua fascia destra, quando l’interessantissimo giovane francese Makengo lascia partire un tiro di collo pieno neutralizzato con capacità e fortuna dall’estremo difensore giallorosso, che lo vede infrangersi prima sulla traversa e poi, dopo un rimbalzo, sul palo.

Un vantaggio meritato, come detto, visto che la Roma ad eccezione di un paio di contropiedi mal gestiti dal duo offensivo Abraham-Zaniolo, ieri probabilmente troppo stanchi e a salve, non ha mai saputo costruire un reale pericolo per l’Udinese e si è limitata a far girare il pallone tra le linee orizzontali. Soprattutto in difesa, con Smalling ultimo uomo che avrà toccato 100 palloni! Quello che è mancato, quindi, è stato proprio il guizzo in verticale in impostazione, forse anche perché i centrocampisti Cristante e Sergio Oliveira non hanno visto troppi movimenti per smarcarsi.

Anche il secondo tempo riparte con lo stesso copione, ed è per questo che pian piano José Mourinho decide di intervenire stravolgendo l’impostazione tattica della Roma e mettendo dentro una sequenza di giocatori offensivi in grado di spostare il baricentro della partita verso l’area di rigore dell’Udinese.

Ed è proprio in questa proiezione offensiva che la squadra ospite si avvicina al pareggio con un tiro da fuori area di Felix, con una doppia occasione di El Sharaawy e Pellegrini, e raggiunge proprio sullo scadere della partita un indispensabile calcio di rigore quando, su un lancio in profondità spizzato da Ibanez per Shomurodov, il pallone viene deviato dal braccio di Zeegelaar che rientrava in difesa. Rigore che si prende in carico Lorenzo Pellegrini, da buon capitano, che lo realizza con freddezza e precisione tirando forte e basso alla destra di Silvestri. Un po’ come li tirava Francesco Totti... così non li sbagli praticamente mai! La partita termina quindi così, con un pareggio 1 a 1.

Prima scrivevo che secondo me questo punto ottenuto alla Dacia Arena è anche utile, e lo confermo proprio perché si veniva dall’importante vittoria in Europa Conference League e questa settimana, oltre a concentrarsi sul ritorno, la Roma doveva anche cominciare a preparare mentalmente il derby di domenica contro i cugini della Lazio.

Questi prossimi impegni settimanali sicuramente avranno influito nella partita di ieri, si è visto anche dalle scelte che due giocatori in diffida come Zaniolo e lo stesso Pellegrini hanno portato avanti soprattutto quando bisognava azzardare un po’ per i contrasti o i tempi di entrata, e anche da punto di vista fisico sono cose che in un team stancano e rendono le gambe più pesanti.

È per queste ragioni che secondo me il punto ottenuto ieri è un buon punto, da tenere stretto e sul quale costruire la formazione e la mentalità per il derby. Portando però a termine il primo obiettivo, e cioè ottenere la qualificazione allo Stadio Olimpico contro il Vitesse: partita che analizzerò venerdì sera alle ore 23.00 in diretta ai microfoni di Notte Giallorossa, trasmissione di Centro Suono Sport 101.5. 

Aspetto i vostri commenti!

Amantino Mancini