Ieri pomeriggio la Roma era chiamata a confermare i due risultati positivi delle precedenti ...
Ieri pomeriggio la Roma era chiamata a confermare i due risultati positivi delle precedenti uscite, e a rimanere nella zona alta della classifica ora che ci si ferma due settimane per la pausa delle Nazionali di calcio. E devo dire che è un compito che ha portato sapientemente a termine, archiviando la partita allo Stadio Comunale Carlo Castellani di Empoli con quattro gol segnati già nel primo tempo.
Quella che ho visto ieri è stata infatti una squadra proprio di José Mourinho, concentrata, determinata e aggressiva già dal primo minuto nei confronti dell’Empoli dell’ex giallorosso Aurelio Andreazzoli (a mio parere un ottimo tecnico). Si è fatto pressing alto, ci sono stati tanti movimenti senza palla, e si è tenuto un ritmo di gioco veramente notevole, cosa che ha permesso alla squadra capitolina di essere pericolosa fin da subito, con diverse occasioni in area toscana, un semi-rigore reclamato da Zaniolo e un salvataggio sulla linea sempre su tiro del numero 22.
La partita si sblocca intorno al ventesimo grazie a Tammy Abraham, che devo ammettere che mi sta piacendo sempre di più ogni partita che passa. Capisco la difficoltà di Mourinho nel toglierlo dal campo... gioca sempre titolare! Anche in questo caso si vede l’attitudine del bomber: raccoglie un tiraccio di Sergio Oliveira e, senza pensarci due volte, si gira e calcia un bel rasoterra che si insacca alle spalle di Vicario.
Passa poco tempo e il centravanti inglese si ripete, sfruttando una classica situazione da mischia da calcio d’angolo e ribadendo in porta (di pochi centimetri) una palla schiacciata di testa da Mancini. Due a zero e doppietta, la partita è già indirizzata.
Ma la Roma non si ferma e continua a portarsi in avanti, grazie soprattutto alle incursioni centrali di Sergio Oliveira e ai movimenti laterali di Maitland-Niles prima e Karsdorp poi. È proprio dall’olandese che arriva la sovrapposizione e il cross al centro che, sporcato da Zaniolo, viene raccolto dal nuovo arrivato portoghese di centrocampo che, in maniera intelligente, scavalca di esterno destro l’estremo difensore toscano per il 3 a 0. Una gran bella Roma, e un giocatore che in sole due partite si sta dimostrando estremamente utile nel dettare i tempi della regia e degli inserimenti.
A completare il poker giallorosso ci pensa proprio Niccolò Zaniolo, capace di assecondare l’ennesima ripartenza impostata da Smalling, sapientemente diretta da Abraham (quanto è importante quel colpo di tacco di prima, non solo bello! In un solo tocco manda a vuoto il difensore e mette la Roma in una condizione di 3 contro 1) e da Mkhitaryan, e finalizzare così di interno sinistro. La partita, di fatto, finisce qui.
Nel secondo tempo, infatti, c’è giusto l’occasione di provare qualche brivido per i tifosi della Roma: mentre la squadra giallorossa praticamente non rientra in campo, l’Empoli di mister Andreazzoli sembra più deciso quantomeno ad alleggerire il gap tra le due squadre, e sigla prima il gol dell’1 a 4 con Pinamonti, abile a girarsi in area ma colpevolmente lasciato solo, e poi il secondo con Bajrami che, partendo dal centro destra, si avvicina indisturbato dieci metri all’area giallorossa ed esplode di destro un tiro di collo piede che, complice anche la deviazione di un difensore della Roma, supera Rui Patricio per il 2 a 4. Lì qualche fantasma è tornato alla mente, sembrava potersi ripetere la rimonta della Juventus... per fortuna dei giallorossi, invece, ci si riassesta subito.
Dopo una sequenza di cambi, infatti, nella partita non succede praticamente più niente e così i tre punti vanno alla Roma che finisce gennaio al contrario di come l’aveva iniziato, momentaneamente sesta a cinque punti dalla zona Champions League.