Come spesso accade, alla Roma manca la continuità. Non puoi battere l’Atalanta a Bergamo ...
Come spesso accade, alla Roma manca la continuità. Non puoi battere l’Atalanta a Bergamo 4 a 1 e poi, dopo pochi giorni, farti fermare in casa dalla Sampdoria in uno scialbo pareggio che ti impedisce di riavvicinarti pericolosamente alla zona Champions League. Sono occasioni che non si devono fallire, soprattutto visto che al rientro, a gennaio, alla squadra di Mourinho la aspetterà in pochissimi giorni prima il Milan a Milano e poi la Juventus all’Olimpico.
Quella di ieri è stata una partita lenta, macchinosa, che non ha regalato molte emozioni ai 50 mila tifosi accorsi a sostenere la squadra alle 18.30 di un mercoledì prefestivo. Per loro, ai quali vanno tutti i miei applausi, non c’è stato nessun regalo di Natale.
Di questioni di campo non c’è molto da dire, se non un appunto, questa volta negativo, nei confronti di alcuni giocatori chiave di Mourinho come Mkhitaryan, Cristante e Abraham. Se ai primi due è mancato il ritmo e la precisione in alcuni passaggi chiave (come quello dell’armeno rivolto a un Zaniolo lanciato solo davanti al portiere blucerchiato Falcone), al numero 9 inglese invece si può recriminare una scarsa concretezza sotto porta, soprattutto in quel tiro troppo strozzato finito largo e in un colpo di testa calibrato male.
Ma ovviamente non è colpa sua, piuttosto di una lenta e inconcludente costruzione di gioco, come ha ammesso anche l’allenatore portoghese della Roma a fine partita.
Anche il giovane Felix Afena, subentrato nella ripresa, sbaglia un paio di occasioni ghiotte... ma certamente non gli si può dire nulla vista l’energia che dimostra e, soprattutto, la sua giovane età!
Nella ripresa, dopo un pericolosissimo palo di Candreva, che attraversa tutta la linea di porta per poi uscire sull’altro lato, è in realtà l’uzbeko Shomurodov a colpire, con un’azione insistita dove dopo due o tre passaggi rimpallati decide di mettersi in proprio, accentrandosi e scaricando di interno destro un rasoterra imprendibile per il portiere, portando la Roma in vantaggio. A volte l’insistenza di questo ragazzo mi piace, ma deve sicuramente trovare il modo di essere più cattivo e concentrato.
Vista però la scarsa intensità dei giallorossi, la Sampdoria non ci mette troppo tempo per pareggiare, e infatti dopo 8 minuti, all’80° di gioco, una disattenzione su calcio d’angolo porta Manolo Gabbiadini ad un facile tap-in da un metro. È 1 a 1, e di fatto la partita finisce qui.
Come già detto è un peccato, perché martedì l’Atalanta aveva pareggiato in casa dell’altra squadra ligure e una vittoria avrebbe accorciato il gap a 4 punti, in chiave lotta Champions. Ma non ci si può guardare indietro, e ora passate le feste si tornerà tutti il 30 dicembre a Trigoria per organizzare una ripresa di campionato che speriamo tutti sia vincente.
Per il momento quindi vi saluto, e vi auguro un Buon Natale e un felice anno nuovo. Ci risentiamo a gennaio!