La grinta non basta, serve di più

Una partita riacciuffata per i capelli, di grinta. Ma non può bastare, soprattutto se ...


Una partita riacciuffata per i capelli, di grinta. Ma non può bastare, soprattutto se sei la Roma e, con tutto il rispetto, giochi contro il Bodø/Glimt.

Ma d’altronde se la partita di andata in Norvegia, seppur con le riserve schierate in campo, è finita con cinque gol di scarto da parte dei padroni di casa, qualcosa vorrà pur dire.

La Roma di Mourinho fatica enormemente ad arrivare in porta, e quando lo fa succede sempre da situazioni di gioco da fermo, come calci d’angolo o punizioni. Non si vedono schemi, e si percepisce una frattura enorme tra il centrocampo e il numero 9 Abraham. Di questo, purtroppo, non si può incolpare soltanto Mkhitaryan, da più di un mese ormai visibilmente fuori forma. Né Zaniolo, non ancora al pieno della forma e costretto ad un lavoro a tutta fascia quando forse sarebbe meglio avvicinarlo alla punta. Per non parlare proprio dell’ex Chelsea, lasciato come un eremita nel deserto e poi addirittura ingiustamente fischiato al momento del cambio. Questo è un problema di costruzione di gioco.

È vero che ci vuole tempo, ed è vero che la rosa giallorossa forse non soddisfa le aspettative di allenatore e tifosi, ma per come vedo io il calcio mi risulta inconcepibile che in 50 minuti di gioco non ci sia mai stato un tiro in porta da parte della Roma.

A mio parere bisognerebbe ripartire da qui, e soltanto in un secondo momento appellarsi alla specifica e insistita cecità degli arbitri che in questa stagione più che nelle scorse sembrano essersi accaniti contro il team. Perché poi, a prescindere dall’analisi tattica, bisogna anche essere onesti e dire che ieri c’erano due calci di rigore evidenti per tocchi di mano in area, più uno non plateale ma comunque fischiabile per la trattenuta sul capitano della serata, Mancini. Insomma, anche questa partita con un arbitraggio obiettivo la Roma l’avrebbe vinta.

Ma, come si può vedere, la grinta non basta.

Alessandro Amantino Mancini